domenica 20 dicembre 2020

Il Circeo


 

Il Circeo è un parco nazionale piccolo ma dove c'è molto da fare.
Per quanto riguarda il mare ci sono le due lunghissime spiagge sabbiose di San Felice a sud del promontorio, che arriva fino a Terracina e  quella di Sabaudia a nord, mentre nel promontorio la costa è rocciosa e di difficile accesso.
Il trekking dà grandi soddisfazioni. Il percorso più bello è l’itinerario 750 che sale da Torre Paola ripidamente nel bosco e percorre tutta la cresta, toccando la cima, fino al parcheggio delle crocette, quasi a San Felice, in 4 ore e mezza se si è ben allenati e si fanno poche pause. Per fare un itinerario circolare si può tornare a Torre Paola con l’itinerario 751 in gran parte pianeggiante ma un po' monotono. Per abbreviare, si può salire da Torre Paola alla sommità e scendere per la direttissima. È un itinerario difficile ma divertente: le salite e discese nel bosco del quarto freddo sono molto ripide e fangose (in discesa c’è un punto, il lastrone di pietra, in cui i segni si perdono) mentre per la parte sulla cresta bisogna avere abitudine ad usare le mani e naturalmente non soffrire di vertigini, ma con la giusta disposizione è uno degli itinerari più divertenti del Lazio. Il panorama è eccezionale. I tempi indicati sulle tabelle sono di 2 ore per la salita e uno per la discesa: meglio tenersi larghi.
Il centro storico di San Felice è molto grazioso pur non avendo monumenti memorabili. Dare un’occhiata alla Torre dei templari e a piazza Lanzuisi, che una volta era la corte del castello, la piazza dell’ex convento, il panorama dai giardini di vigna la corte, le chiese di San Felice e dell’Immacolata, moderne ma interessanti.
Interessante è il giro delle torri costiere, da sud: torre Olevola, torre Vittoria, torre Fico,torre Cervia, torre Moresca (in posizione piuttosto nascosta), torre Paola.
Il promontorio è pieno di grotte molto interessanti alcune visitabili da terra altre da mare: Impiso, Capre, Fossellone, della maga Circe. Purtroppo la grotta Guattari (o di neanderthal ) non è quasi mai visitabile.
La costa del promontorio è meno agevole da visitare di quanto ci si aspetterebbe. C’è un percorso che inizia verso il porto e tocca le torri sul promontorio, la grotta dell’impiso e delle capre (solo visite guidate, altrimenti è chiusa da un cancello), il faro e i resti di alcune batterie, ma è quasi tutto su strade carrozzabili e circondate di proprietà private, in cui sia camminare che guidare (parcheggio inesistente e incroci difficoltosi)  è poco piacevole.
Raggiungendo il parcheggio dell’acropoli si può sia vedere un paio di punti panoramici sia le mura poligonali con pochissimo cammino, oppure camminando di più andare verso il semaforo e il  fortino di cretarossa oppure tornare verso il paese con la panoramica via del sole.
Per gli appassionati di architettura razionalista, Borgo Montenero è uno degli esempi più riusciti e meno conosciuti.
Non si può mancare di visitare la selva, l’ambiente da cui ha avuto origine  il progetto del parco nazionale. Un ambiente unico in cui sono possibili vari itinerari piuttosto meditativi.

martedì 15 dicembre 2020

Un itinerario in Canada

 E’ il secondo paese più grande al mondo e ci vorrebbero mesi, se non anni, per girarlo tutto. In mancanza di tanto tempo, occorre fare una selezione piuttosto drastica. Quasi nessuno rinuncia all’itinerario tra Toronto e Quebec City. Dalla cosmopolita Toronto, da cui si può andare in giornata al versante canadese delle cascate del Niagara, si passa alla capitale Ottawa, alla piccola Richmond, alla francese Montreal, alla pittoresca Quebec city. Un itinerario molto cittadino, di un paio di settimane, che bisognerebbe integrare con la straordinaria natura a disposizione nel paese, spostandosi via aereo. Un’altra zona molto frequentata è quella delle Montagne Rocciose: si parte generalmente da Calgary per raggiungere Bannt, Lake Louise e, per l’Icefields Highway, il parco Nazionale di Jasper. Qualcuno prosegue per Vancouver, e il versante pacifico, che comprende la Vancouver Island da Victoria a Port Hardy, da cui si può prendere il traghetto che percorre l’Inside Passage e in quindici ore di navigazione, in estate tutte di luce, raggiunge Prince Rupert. Da qui ci si può ricongiungere a Jasper per chiudere un itinerario di due strenue settimane.

 Altrettanto interessante, e rinomato per il pesce, è il versante atlantico, con una decina di giorni tra Halifax e dintorni, Pictou, Prince Edward Island, Cape Breton, Bay of Fundy.

Altri posti eccezionali si trovano nel profondo nord, dove però bisogna dotarsi di riserve maggiori di tempo, fatica e denaro.