giovedì 21 agosto 2014

Salina tips

   
 Come arrivare:

 da messina: aliscafi usticalines  (costo 25,50 + 3)
       
(treno 7:10 -> 7:43)        8:15   11:15
(treno 12:17 ->12:54)     13:15    15:35
     
      Ritorno
      15:45   18:00   treno ali(18:40 -> 18:57) (19:20 ->19:49)
     
      da milazzo: usticalines (costo 17,55 + 3)
     
 treno (7:10 -> 7:43) autobus (8:00 -> 8:50)     9:40  11:15

  Ritorno:
 
17:30 -> 19:15

 da milazzo -> siremar  (aliscafi) (costo 20,55)

 treno (7:51-> 8:21) autobus (9:15 -> 10:05) 10:45  -> 12:20
 treno (11:06->11:35) autobus (11:45 -> 12:35) 13:00 ->  14:35

  Ritorno
 15:35 -> 17:10

 nave 16:05 -> 19:30   (costo 16,15)


 Snav solo da napoli
 NGI poche tratte e orari scomodi

Autobus Messina-Milazzo

Come girare

Autobus a Salina
 e prezzo biglietto con tratte d'esempio
 Tratte da 1,90 € (andata e ritorno: 3,00 €)
 Lingua - S. Marina Salina
 S. Marina Salina - Malfa
 Pollara - Malfa
Tratte da 2,40 € (andata e ritorno 3,80 €)
  Lingua - Malfa
  Rinella - Malfa
Tratte da 2,70 € (andata e ritorno 4,20 €)
  Lingua - Pollara
  Lingua - Valdichiesa
  Pollara - Rinella
Tratte da 2,90 € (andata e ritorno 4,80 €)
   Lingua - Rinella

Il biglietto per effettuare il giro dell'isola ha un costo di 7,80 €

Cosa vedere
  
Camminare:
Due cartine dei sentieri
piccola
media
  
cospicuo elenco di itinerari con scarni dettagli:
due escursioni descritte più in dettaglio

Il monte fossa delle felci, il più alto di tutte le Eolie, può raggiungere da Lingua, da Santa Marina o dal santuario della Madonna del Terzito a Valdichiesa (più facile).

Salita al monte Fossa delle felci
Si parte da valdichiesa, si lascia il santuario a sinistra e si prende un sentiero segnalato che taglia più volte una strada carrozzabile sterrata finché a un certo punto si prosegue con la strada. E' un itinerario comodo ma un po' noioso, si sale in un'ora e mezza / 2 ore.
La cima del monte, con la croce, è poco panoramica, si vedono Alicudi, Filicudi  e il  monte dei Porri (che si potevano vedere anche durante la salita) e Vulcano.
E' opportuno spostarsi dall'altra parte del cratere:  non bisogna prendere nè il primo sentiero a sinistra, che è quello per Valdichiesa da dove siete arrivati, nè quello a destra che porta nel cratere (in pratica un bosco) ma si prosegue diritti e poi leggermente a destra. Si arriva al bordo del cratere dal lato di lingua con bellissima vista su Lingua, Lipari e Vulcano.
Il sentiero per lingua è una discesa una cinquantina di mentri prima sulla destra; dopo questa svolta ci sono dei cartelli.
Il sentiero è molto ripido e sassoso, tutto al sole, molto consigliate scarpe da trekking e bastoni. In compenso è panoramicissimo e non ci sono problemi di orientamento.
Il sentiero per Santa Marina Salina è invece abbandonato e non praticabile.

Dormire:
Per scegliere il posto, tenere presente che
santa marina è più vivace, con molti negozi e movimento serale
lingua è dotata di ristoranti e spiaggia
malfa e pollara più tranquille
A Rinella c'è la spiaggia migliore.

Mangiare:

Si dice bene di Alfredo (pane cunzatu e granite, evitare le brioches) e il gambero (cucina familiare di pesce)

Spiagge:
A Santa Marina e Lingua ci sono grandi spiagge di ciottoli
A Rinella c'è una spiaggia di sabbia lavica
A Pollara ci sono scogli (scale faticose)
A Malfa la spiaggia di Scario (ciottoli) è rinomata (scale faticose).

Viste:
E' noto che da Salina è possibile vedere tutte le altre isole dell'arcipelago.
Lipari e Vulcano.si vedono da Santa Marina e Lingua.
Filicudi e Alicudi si vedono da Pollara (il tramonto è spettacolare) e anche dal molo di Rinella.
Stromboli e Panarea si vedono da Malfa, Santa Marina e Lingua.

Filmografia:
Info sui luoghi de "il postino"

Cantine:
Si parla bene di Hauner e Barone di Villagrande.

mercoledì 20 agosto 2014

Monte Gennaro

Arrivare è facile, uscire da roma con la tiburtina, prendere la SS per palombara sabina (girare a sinistra prima di tivoli) e poi a destra per marcellina. A marcellina si deve attraversare tutto il paese (seguire indicazioni per san polo) e quando il paese è finito, dopo il pub gambrinus girare a sinistra, prima di arrivare al cementificio, una strada senza indicazioni ma piuttosto visibile, con una specie di torre davanti, per una strada in salita un po' in senso inverso alla strada. Altri 7 km per prato favale, quando vedete le macchine parcheggiate modello spiaggia non siete arrivati, lì è una zona per barbecue e picnic. Arrivate invece alla fine della strada asfaltata, dove parcheggiano gli escursionisti.
Il sentiero è la prosecuzione della strada: all'inizio è piuttosto largo e chiaro e non dà possibilità di errori, anche per le pietre di diverso colore. Dopo la seconda discesa il sentiero entra in un boschetto brullo e si allarga. Attenzione a riconoscere il segno bianco e rosso su un albero e prendere il sentiero sulla destra. Se si prende quello a sinistra poco male, si arriva dopo poco in un prato buono per il picnic, affollato ma con gente meno rumorosa.
Il sentiero prosegue in un vallone, senza problemi di orientamento perché i segni sono numerosi. Si arriva al pratone (bellissimo ma non buono per il picnic, perché pieno di sterco) all'altezza dell'edificio diroccato. Il gennaro si vede di fronte. Attenzione a non piegare a sinistra e percorrere per lungo il pratone altrimenti si arrivia al sentiero che sale dal versante della scarpellara. L'ultimo segno visto davanti alla casa diroccata dice di girare a sinistra ma non si deve seguire il sentiero per lungo ma probabilmente girare a destra a un certo punto.
Tornati a marcellina (notare il cartello "lavoro mangiare" sul cementificio) per il dopo cammino, a parte il pub gambrinus, nella strada principale c'è il bar montebello con tavolini. Se i tavolini sono tutti occupati, c'è un bar tabacchi più in alto. Per mangiare, rosa dei venti o pub a fianco.
Queste montagne sono molto vicine a roma e molto facili da raggiungere, il problema è che i sentieri sono segnati poco e male salvo eccezioni e poiché ci sono molti pratoni è molto facile non ritrovare il punto dove riprende il sentiero.

venerdì 8 agosto 2014

Monte Morra

E' la montagna più semplice che esista, perché dalla cima si vede il punto di partenza e viceversa, non ci sono problemi di orientamento e non c'è bisogno di trovare il sentiero, perché è tutto brullo (il versante di S. Polo) e la strada è tutta buona.
A San Polo dei Cavalieri seguire e girare all'info campo sportivo (a sinistra).
Si può partire dalla fine della strada o dal campo sportivo. A metà partendo dalla fine della strada  c'è un sentiero ben segnato rosso e giallo che però punta in discesa e probabilmente è diretto alle pareti di roccia.
Se si parte dal campo sportivo bisogna passare alla sua sinistra, subito dopo finita la recinzione si incrocia il sentiero bianco e rosso che però va attraversato e non seguito e poi scendere una specie di prato pieno di  more (in stagione).
E' l'unico punto di orientamento delicato ed è subito sotto la strada, comunque si riconosce perché c'è anche un piccolo letto di torrente. A quel punto la cima è ben visibile, il sentiero no, salvo piccole tracce, quindi si può salire a piacere in direzione della cima, che si raggiunge in mezz'ora circa, raccolta di more esclusa (mangiatele lì e non portatele a casa, perché non hanno lo stesso sapore). Dalla cima, dove c'è una specie di piccolo rifugio murato, c'è un gran panorama sulla pianura e il mare, i lepini a sud, il gennaro a nord e le catene più alte a est. La discesa richiede un'altra mezz'ora.
San Polo è più ameno e più facile da attraversare dei centri simili, con una bella rocca medievale.
Vale la pena fare un giro su via dei cavalieri fino alla rocca.
Per la birra del dopo salita consiglio il caffè moderno, con tavolini sulla strada e vista sulla rocca e piana sottostante.

giovedì 7 agosto 2014

Etna

Istruzioni per la visita del cratere dell'Etna.
Su Internet si trovano molti siti di escursioni, alcune partono da Catania ma fanno passare tempo in luoghi diversi (ad esempio grotte di Alcantara), altre hanno tempi fissi (partenza la mattina presto).
L'opzione più praticabile sembra arrivare in macchina al rifugio Sapienza (da nord itinerario Giarre, Santa Venerina, Zafferana) e da lì prendere funivia e poi fuoristrada.
Prezzo Funivia ( dal Rifugio Sapienza sito a 1900 metri fino a m. 2500 ) € 29,20 per ogni adulto, bimbi 4-10 anni € 15,50
Escursione completa: Funivia dal Rifugio Sapienza sito a 1900 metri fino a m. 2500 + pullman fuori strada fino a m. 2900 ( torre del filosofo ) + camminata di circa 40 minuti + assistenza guide alpine € 65,50 per ciascun adulto ed € 39,50 per i bambini da 4 a 10 anni. (prezzi 2012).
Prezzo parcheggio al rifugio sapienza: €2,50  mezza giornata, €4 giornata intera.
Il tratto in funivia in discesa richiede circa un'ora e mezza.
Il tratto in fuoristrada richiede 4-5 ore a piedi. La strada è larga e non pone problemi di orientamento, ma è molto polverosa, soprattutto a causa del traffico dei fuoristrada.

In rete molti sostengono che l'escursione non vale i prezzi richiesti o che il paesaggio in alto non è diverso da quello al rifugio. Inoltre la funivia è sospesa (sostituita da autobus) in giornate di forte vento e in caso di attività eruttiva i percorsi in alta quota possono essere limitati.
Una alternativa gratuita è visitare i crateri Silvestri, molto vicini al rifugio Sapienza.
Il sito più interessante (e meno commerciale).

mercoledì 6 agosto 2014

Dinnammare

Raggiungere il monte è abbastanza semplice, ma necessariamente serve un mezzo motorizzato. Innanzitutto bisogna raggiungere Messina, quindi imboccare lo svincolo di Messina centro. Percorrere viale Europa, lato monte, svoltare a destra una volta giunto al secondo semaforo. Dall'autostrada, svoltare naturalmente a destra, una volta giunti in località "Camaro".
Seguendo le indicazioni stradali per Il Santuario, si percorrerà per una decina di chilometri una strada piena di tornanti Arrivati ad una altezza di 460 m. S. L. M. Ci si può fermare presso "Don Minico". Nelle vicinanze, si trovano diverse località turistiche come Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro. Qui è possibile ristorarsi e mangiare presso ottimi ristoranti, oltre che ammirare le meraviglie del mare.
Ripreso il cammino verso Dinnammare, si continua lungo uno strada anche essa piena di curve, ma da cui si possono ammirare oltre al mare, la vegetazione che circonda il monte, a metà strada si incontra un parco, recintato in legno, dove è possibile fermarsi a fare una passeggiata o consumare il pranzo sugli appositi tavoli.. 
Proseguendo per qualche chilometro si giunge sulla cima del monte. Qui lo spettacolo che si presenta è mozzafiato, guardando ad oriente, un panorama magnifico offerto dall’Appennino Calabro e dallo Stretto di Messina, infatti è possibile ammirare sia le coste calabre che quelle messinesi. Svolgendo lo sguardo ad oriente invece non passano inosservate le Isole Eolie, oltre che Tindari e Milazzo, con le loro case.
Sulla parte più alta del monte si trova anche il Santuario, una costruzione è abbastanza semplice, il cui interno è poco illuminato, e completamente in pietra. Al centro si trova l'altare dedicato alla Madonna, dove si può pregare, davanti ad un antico quadro, che si ipotizza di epoca bizantina, che ritrae la Beata Vergine Maria. Sulla destra dell'altare c'è un grande libro, dove è possibile annotare la propria presenza e lasciare una preghiera o un'intenzione alla Vergine Santa.
Proseguendo oltre il Santuario si trova un'altra piazzetta, qui si presenta un ulteriore panorama spettacolare, fatto di colline che si elevano dal mare, dalle case dei paesi vicini ed inoltre da lontano è possibile scorgere anche l'Etna.
La visita a Dinnammare uno dei uno dei luoghi più suggestivi dei Colli Messinesi è così conclusa. Si può fare ritorno verso Messina seguendo la segnaletica e facendo attenzione alle curve oltre che a persone o animali che potrebbero transitare, in quanto per scendere, bisogna imboccare una stradina diversa da quella dell'andata.



Dalle mappe sembrerebbe invece che:

da messina centro non inoltrarsi verso camaro, bensì girare verso sinistra (da autostrada) o a destra (dalla città) in Viale Italia, svoltando subito a sinistra (cioè verso monte) in via noviziato casazza, che poi diventa la SP42.
La SP42 confluisce sulla SS113 e superato il Bonino Puleio si gira a destra per la SP 50 Bis di Dinnamare.

Altra opzione:
Da Viale Europa, non seguire via Camaro, ma girare subito  a via Direzione Artiglieria. dopo un km e subito prima di passare sotto l'autostrada, girare a destra in via Militare Bisconte - Piazza d'Armi, che dopo 550 metri confluisce sulla SP 42. Girare a sinistra e dopo 3 km.si raggiunge la statale 113, da prendere a sinistra, verso Palermo. Altri 3,6 km. per arrivare all'incrocio con la SP 50bis di Dinnammare: girare a sinistra e seguire per gli ultimi 9 km. Poco prima la strada continua diventando "strada carrozzabile dei Peloritani".

Coordinate openstreet

Coordinate Google Maps 


Nelle vicinanze, si può andare a vedere la spiaggia di Torre Faro, dove si incontrano le acque di Tirreno e Ionio, sotto il pilone: si passa dalla strada panoramica dello stretto, continuazione della circonvallazione, per circa 15 km. Al ritorno, la via Consolare Pompea costeggia il lago di Ganzirri. Il pilone è stato visitabile per un paio d'anni, intorno al 2008.

Spiegazione su formazione correnti e molto altro sullo stretto di messina molto dettagliata e con foto.

Panorama molto bello dal Santuario di Tindari, a circa 50 km. via autostrada.

Può valere la pena dare un'occhiata a questo elenco di spiagge.

Per fotografare Torre Faro dalla costa della Calabria, un bel punto di osservazione è il faro di Cannitello (si può arrivare dalla stazione ferroviaria), chiaramente al livello del mare.
Un punto molto favorevole dall'alto è il nuovo svincolo autostradale di S.Trada.
Un altro punto favorevole è il vecchio autogrill di villa san giovanni, andando a sud.
La luce migliore si ha la mattina.
Da Bagnara, uscita in alto si dominano Scilla e lo stretto.
Quando si passa lo stretto, verificare le tariffe di Bluvia e Caronte e la possibilità dell'acquisto scontato all'autogrill.