E’ facile non aver mai considerato Chongqing come città dove andare, prima di aver trovato un biglietto super economico con una decina o più di ore di scalo all’aeroporto di Jiangbei. E dopo aver realizzato che Chongqing fa parte della decina di città dove è possibile uscire dall’aeroporto senza visto.
Quarta città cinese, quindi con una cappa di smog degna delle sue dimensioni, che si aggiunge alla nebbia, e un clima che in inverno la rende ideale per assaggiare l’hot pot.
Con uno stopover di un giorno si riesce comunque a vedere alcune attrazioni interessanti, cenare con l’hot pot e dare un’occhiata al panorama notturno che pare rivaleggiare con quelli di Shanghai e Hong Kong.
Dall’aeroporto si arriva in città in metro con la linea 3.
Si comincia da piazza Chaotianmen, sul promontorio alla confluenza dei due fiumi Yangtze e Jialing, con belle viste. Spostandosi verso ovest sul promontorio si può fare un giro a Hongyadong e Jiefangbei, due quartieri piacevoli da girare a piedi e il Luohan Temple, il tempio più interessante e accessibile della città. Più a ovest c’è il Great Hall of the People, la costruzione sicuramente più imponente della città. A portata di metro c’è il villaggio di Ciqikou (“porto della porcellana”) antico e originale, contrariamente a molti posti in cina, anche se molto turistico. Il tempio in cima alla collina vale la salita. Fermata ciqikou, linea 1. A portata di metro è anche lo zoo, con una grande sezione di panda, linea 2 fermata zoo uscita b. Foreigner street, altra zona interessante ma un po kitsch, è invece da raggiungere con battello o autobus.
Un ascensore (Huangguan) e una funivia permettono di raggiungere punti panoramici.
Da mangiare ci sono tutte le specialità della cucina cinese sud occidentale, ma il piatto più famoso è l'hotpot o huǒguō, praticamente un assortimento di cibo da cuocere dal commensale in un pentolone di brodo e poi condirlo con varie salse molto piccanti. Chongqing è molto rinomata per l'hotpot che si può trovare ovunque in città.
Quarta città cinese, quindi con una cappa di smog degna delle sue dimensioni, che si aggiunge alla nebbia, e un clima che in inverno la rende ideale per assaggiare l’hot pot.
Con uno stopover di un giorno si riesce comunque a vedere alcune attrazioni interessanti, cenare con l’hot pot e dare un’occhiata al panorama notturno che pare rivaleggiare con quelli di Shanghai e Hong Kong.
Dall’aeroporto si arriva in città in metro con la linea 3.
Si comincia da piazza Chaotianmen, sul promontorio alla confluenza dei due fiumi Yangtze e Jialing, con belle viste. Spostandosi verso ovest sul promontorio si può fare un giro a Hongyadong e Jiefangbei, due quartieri piacevoli da girare a piedi e il Luohan Temple, il tempio più interessante e accessibile della città. Più a ovest c’è il Great Hall of the People, la costruzione sicuramente più imponente della città. A portata di metro c’è il villaggio di Ciqikou (“porto della porcellana”) antico e originale, contrariamente a molti posti in cina, anche se molto turistico. Il tempio in cima alla collina vale la salita. Fermata ciqikou, linea 1. A portata di metro è anche lo zoo, con una grande sezione di panda, linea 2 fermata zoo uscita b. Foreigner street, altra zona interessante ma un po kitsch, è invece da raggiungere con battello o autobus.
Un ascensore (Huangguan) e una funivia permettono di raggiungere punti panoramici.
Da mangiare ci sono tutte le specialità della cucina cinese sud occidentale, ma il piatto più famoso è l'hotpot o huǒguō, praticamente un assortimento di cibo da cuocere dal commensale in un pentolone di brodo e poi condirlo con varie salse molto piccanti. Chongqing è molto rinomata per l'hotpot che si può trovare ovunque in città.
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