Stato non riconosciuto universamente, con origini controverse e
dolorose, è una destinazione tutto sommato abbastanza interessante e
originale.
L'aereo è l'opzione di viaggio che permette di
raggiungerlo in tempi accettabili. In alcuni giorni si può trovare il
volo diretto dall'Italia (nel 2022 Wizz Air il giovedì e la domenica di
sera). Ciò sembra anche suggerire la durata minima, tre notti, una a
Pristina, una a Prizren, una a Giakova.
La capitale Pristina è un
punto di passaggio obbligato. E' una città moderna con testimonianze del
periodo dell'indipendenza (il monumento-scritta newborn, che cambia
aspetto ogni anno o la curiosa statua di Clinton), di quello yugoslavo
(la biblioteca nazionale è considerata da alcuni uno degli edifici più
brutti del mondo, cosa che la rende da vedere) e ottomano.
In giro
per il paese due tappe consigliabili sono le città di Prizren e Giakova,
due antiche città con molte moschee e case tradizionali ottomane. A
Gjakova c'è anche un bazar discretamente conservato; per il panorama
salire su çabrati hill. A Prizren bella l'atmosfera in piazza Shadervan;
per il panorama salire alle rovine del castello.
Nel paese si
trovano anche i monasteri ortodossi servi, patrimonio Unesco di
Gračanica, Peja (o Pec, in serbo) e Decani, che devono essere visitati
con controllo passaporti, come day trip. Peja, a sua volta
interessante, è a 50 minuti di autobus da Gjakova, Gračanica è a 10 km
da Pristina (autobus o taxi), Decani è 15 minuti prima di Peja.
Il
viaggio in autobus da Pristina a Gjakova dura 1,5 ore, da Gjakova a
Prizren 1 ora,da Pristina a Prizren qualcosa meno di due ore.
Wikivoyage può sopperire alla mancanza di documentazione cartacea.
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