La Thailandia è una delle destinazioni più amate e visitate del mondo.
Gli itinerari più semplici, oltre a Bangkok, dove è difficile non passare, comprendono una puntata al nord e una verso le spiagge del sud.
Bangkok riceve impressioni contrastanti tra i visitatori: chi consiglia di saltarla del tutto, chi dice che se non si vede la capitale non si può comprendere la Thailandia. Chi sceglie la prima strada può prendere subito un volo interno oppure raggiungere, con un bus navetta gratuito, la stazione degli autobus dell'aeroporto. Chi invece sceglie di visitare Bangkok, può farlo in 3 giorni, magari divisi tra l'inizio e la fine del viaggio. La parte più monumentale del centro storico è il quartiere di Rattanakosin. I tre templi più importanti sono il Grand Palace e Wat Phra Kaew (ingresso 400 baht),
il Wat Pho – Buddha sdraiato (100 Baht) e il Wat Arun o Tempio dell'alba (100 Baht) con bel panorama al tramonto. Altro quartiere da visitare è Banglamphu, con i templi di Wat Saket e Wat Sukhat mentre Kao San Road è il quartiere dei backpackers.
Interessante è anche un giro a China Town (Yaowarat Road, street food di notte) e vicino c'è il mercato dei fiori Pak Khlong Talat.
Dall'altra parte del fiume c'è Thonburi, pittoresco e tranquillo. Partite dal bianco Wat Prayoon e camminate lungo il fiume verso nord per vedere la chiesa coloniale portoghese di Santa Cruz, un tempio buddista cinese senza nome e infine il Wat Kalayanamitr. Dal molo poco lontano si può prendere il battello che riporta a Rattanakosin.
Per raggiungere il centro storico si può prendere lo SkyTrain per Saphan Taksin, poi prendere il Chao Phraya Express Boat. Questo è un mezzo che permette di vedere la città dal fiume e evitare il traffico. Se si prende la corsa turistica, con bandiera azzurra, costa 40 baht la singola corsa e 150 il biglietto giornaliero. Altrimenti la corsa normale, con bandiera arancione costa 15 baht.
Nella parte moderna di Bangkok, c'è il quartiere degli alberghi e dei locali, Sukhumvit, il verde di Lumphini park, i centri commerciali di Siam Square, Siam Paragon, MBK Center e il mercato domenicale di Chatuchak per gli appassionati di shopping. E i bar panoramici come il Moon Bar, panorama strepitoso che, assieme a un cocktail, costa 500 baht.
Mangiare meriterebbe un post a parte: dovendo assaggiare una sola cosa, consiglio il Pad Thai.
Se ne avete abbastanza di Bangkok dirigetevi al Victory Monument (stazione skytrain): ci sono i minibus che partono per destinazioni come il mercato galleggiante di Amphawa o Ayutthaya.
A nord la destinazione più ovvia è Chiang Mai, seconda città della Thailandia, ma molto più vivibile di Bangkok, dotata di un compatto centro storico in parte cinto da mura e con moltissimi templi da visitare.
Altre destinazioni, per chi ha più giorni, sono Chiang Rai, la hippy Pai e la remota Mae Hong Son.
In ciascuna di queste città è possibile effettuare dei trekking di varie durate, per raggiungere villaggi indigeni, santuari di elefanti o tigri.
A Chiang Mai molti frequentano anche corsi di cucina thailandese. Per chi è solo un utente, una specialità da provare è il khao soi.
Chiang Mai si raggiunge da Bangkok con un'ora di aereo, 8 di pullman o 12 di treno notturno.
Chi ha tempo a disposizione può arrivarci a tappe passando per le antiche città di Ayutthaya, Sukhothai e Kanphaeng Phet.
Il sud è visitato principalmente per i bellissimi posti di mare. Centinaia di chilometri di costa, nei due versanti del mare delle Andamane e del golfo del Siam, migliaia di isole e una quantità innumerevole di località più o meno toccate dal turismo. Diciamo subito che il paradiso incontaminato non esiste, o se esiste si può trovare solo per caso. Tutta la costa della Thailandia, in un certo passato, è stata un paradiso incontaminato. Scegliere dove andare è materia piuttosto personale, certo che si rischia comunque di capitare bene. Chi non si vuole muovere troppo da Bangkok può andare a Hua Hin o Ko Samet. Sul mare delle Andamane le località più famose sono Phuket, la piccola Ko Phi Phi e sulla terraferma Krabi. Nel golfo del Siam Ko Samui, Ko Phangan e Ko Tao.
Gli itinerari più semplici, oltre a Bangkok, dove è difficile non passare, comprendono una puntata al nord e una verso le spiagge del sud.
Bangkok riceve impressioni contrastanti tra i visitatori: chi consiglia di saltarla del tutto, chi dice che se non si vede la capitale non si può comprendere la Thailandia. Chi sceglie la prima strada può prendere subito un volo interno oppure raggiungere, con un bus navetta gratuito, la stazione degli autobus dell'aeroporto. Chi invece sceglie di visitare Bangkok, può farlo in 3 giorni, magari divisi tra l'inizio e la fine del viaggio. La parte più monumentale del centro storico è il quartiere di Rattanakosin. I tre templi più importanti sono il Grand Palace e Wat Phra Kaew (ingresso 400 baht),
il Wat Pho – Buddha sdraiato (100 Baht) e il Wat Arun o Tempio dell'alba (100 Baht) con bel panorama al tramonto. Altro quartiere da visitare è Banglamphu, con i templi di Wat Saket e Wat Sukhat mentre Kao San Road è il quartiere dei backpackers.
Interessante è anche un giro a China Town (Yaowarat Road, street food di notte) e vicino c'è il mercato dei fiori Pak Khlong Talat.
Dall'altra parte del fiume c'è Thonburi, pittoresco e tranquillo. Partite dal bianco Wat Prayoon e camminate lungo il fiume verso nord per vedere la chiesa coloniale portoghese di Santa Cruz, un tempio buddista cinese senza nome e infine il Wat Kalayanamitr. Dal molo poco lontano si può prendere il battello che riporta a Rattanakosin.
Per raggiungere il centro storico si può prendere lo SkyTrain per Saphan Taksin, poi prendere il Chao Phraya Express Boat. Questo è un mezzo che permette di vedere la città dal fiume e evitare il traffico. Se si prende la corsa turistica, con bandiera azzurra, costa 40 baht la singola corsa e 150 il biglietto giornaliero. Altrimenti la corsa normale, con bandiera arancione costa 15 baht.
Nella parte moderna di Bangkok, c'è il quartiere degli alberghi e dei locali, Sukhumvit, il verde di Lumphini park, i centri commerciali di Siam Square, Siam Paragon, MBK Center e il mercato domenicale di Chatuchak per gli appassionati di shopping. E i bar panoramici come il Moon Bar, panorama strepitoso che, assieme a un cocktail, costa 500 baht.
Mangiare meriterebbe un post a parte: dovendo assaggiare una sola cosa, consiglio il Pad Thai.
Se ne avete abbastanza di Bangkok dirigetevi al Victory Monument (stazione skytrain): ci sono i minibus che partono per destinazioni come il mercato galleggiante di Amphawa o Ayutthaya.
A nord la destinazione più ovvia è Chiang Mai, seconda città della Thailandia, ma molto più vivibile di Bangkok, dotata di un compatto centro storico in parte cinto da mura e con moltissimi templi da visitare.
Altre destinazioni, per chi ha più giorni, sono Chiang Rai, la hippy Pai e la remota Mae Hong Son.
In ciascuna di queste città è possibile effettuare dei trekking di varie durate, per raggiungere villaggi indigeni, santuari di elefanti o tigri.
A Chiang Mai molti frequentano anche corsi di cucina thailandese. Per chi è solo un utente, una specialità da provare è il khao soi.
Chiang Mai si raggiunge da Bangkok con un'ora di aereo, 8 di pullman o 12 di treno notturno.
Chi ha tempo a disposizione può arrivarci a tappe passando per le antiche città di Ayutthaya, Sukhothai e Kanphaeng Phet.
Il sud è visitato principalmente per i bellissimi posti di mare. Centinaia di chilometri di costa, nei due versanti del mare delle Andamane e del golfo del Siam, migliaia di isole e una quantità innumerevole di località più o meno toccate dal turismo. Diciamo subito che il paradiso incontaminato non esiste, o se esiste si può trovare solo per caso. Tutta la costa della Thailandia, in un certo passato, è stata un paradiso incontaminato. Scegliere dove andare è materia piuttosto personale, certo che si rischia comunque di capitare bene. Chi non si vuole muovere troppo da Bangkok può andare a Hua Hin o Ko Samet. Sul mare delle Andamane le località più famose sono Phuket, la piccola Ko Phi Phi e sulla terraferma Krabi. Nel golfo del Siam Ko Samui, Ko Phangan e Ko Tao.