Uno dei territori più misconosciuti d'Italia, oscurato dalla fama di Capri, Ischia e Procida, Napoli, Pompei, Sorrento e costiera amalfitana, nei Campi Flegrei difficilmente sarete schiacciati dalla folla.
Zona vulcanica ancora in parte attiva, ha colpito gli antichi , che ci avevano localizzato la Sibilla Cumana e l'entrata dell'inferno. Si possono trovare crateri semi-attivi, crateri spenti diventati laghi, promontori rocciosi, lagune, meraviglie archeologiche e porticcioli di pescatori.
Per risparmiare sull'alloggio si può fare base qualche chilometro più a nord, a Licola o Varcaturo, e approfittare delle offerte. Altrimenti si trovano alberghi in tutta la zona.
Per le visite, tenere presente che esiste un biglietto cumulativo valido 2 giorni e che costa 4 euro per l'entrata a Castello Aragonese di Baia (Museo Archeologico dei Campi Flegrei), Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma.
Ecco una mappa della zona.
Partendo da nord, per chi vuole proprio visitare tutto, sul lago Patria c'è l'antica città di Liternum.
Più a sud c'è Cuma, uno dei capisaldi dell'itinerario. E' formata da una parte alta, sulla collina dell'acropoli, con due templi, di Giove e di Venere, l'antro della Sibilla, in realtà una lunga galleria che termina in 3 sale, e una vista bellissima; nella parte bassa ci sono il foro, l'anfiteatro, 3 templi e l'arco Felice, grande opera stradale romana. Purtroppo è attualmente impossibile vedere la grotta di Cocceio e anche la grotta della Sibilla. Il sito non dà l'impressione di essere tenuto in maniera impeccabile, ma il biglietto è di soli 4 euro e comprende l'ingresso a vari siti della zona e comunque la vista non delude.
Nel territorio di Cuma, precisamente sul lago Fusaro, si trova il bel casino Vanvitelliano, luogo di delizie dei Borboni.
Continuando a seguire la costa si arriva alla spiaggia di Torregaveta, molto popolare, quindi aggirando Monte di Procida, alta sul promontorio, si arriva alla spiaggia di Miliscola e a Capo Miseno, con il promontorio e il faro. Quindi Bacoli, grosso sobborgo intorno al lago Miseno, dove si può visitare la Piscina Mirabilis, enorme cisterna dell'epoca romana (chiamare prima) e le Cento Camerelle.
Baia è un luogo di delizie dai tempi dei romani, ha addirittura dato il nome ai "golfi ameni". E' stata costruita a terrazzamenti di diverse altezze. Le parti più basse sono ora sommerse e costituiscono il parco archeologico sottomarino, visitabile con immersioni o barche con il fondo trasparente. La parte alta è fa invece parte del parco di Baia. Il castello aragonese, in bellissima posizione, è sede del museo archeologico, che contiene tutti i ritrovamenti della zona.
A Pozzuoli bisogna vedere almeno la solfatara (biglietto 8 euro) ma chiusa dal 2017, l'anfiteatro Flavio, il tempio di Serapide (o Macellum), il rione Terra (l'area archeologica è visitabile con biglietto di 5 euro il sabato e la domenica), il mercato. Il cratere vulcanico di Monte Nuovo è ideale per un picnic, vicino si può dare un'occhiata ai laghi Averno e Lucrino.
Senza dimenticare che per una puntata a Napoli, la ferrovia cumana ci arriva direttamente.
Per una introduzione particolare ai luoghi interessante (e raro) è il documentario "Mirabiles, i custodi del mito".
Zona vulcanica ancora in parte attiva, ha colpito gli antichi , che ci avevano localizzato la Sibilla Cumana e l'entrata dell'inferno. Si possono trovare crateri semi-attivi, crateri spenti diventati laghi, promontori rocciosi, lagune, meraviglie archeologiche e porticcioli di pescatori.
Per risparmiare sull'alloggio si può fare base qualche chilometro più a nord, a Licola o Varcaturo, e approfittare delle offerte. Altrimenti si trovano alberghi in tutta la zona.
Per le visite, tenere presente che esiste un biglietto cumulativo valido 2 giorni e che costa 4 euro per l'entrata a Castello Aragonese di Baia (Museo Archeologico dei Campi Flegrei), Parco Archeologico di Baia, Anfiteatro Flavio e Serapeo a Pozzuoli, Parco Archeologico di Cuma.
Ecco una mappa della zona.
Partendo da nord, per chi vuole proprio visitare tutto, sul lago Patria c'è l'antica città di Liternum.
Più a sud c'è Cuma, uno dei capisaldi dell'itinerario. E' formata da una parte alta, sulla collina dell'acropoli, con due templi, di Giove e di Venere, l'antro della Sibilla, in realtà una lunga galleria che termina in 3 sale, e una vista bellissima; nella parte bassa ci sono il foro, l'anfiteatro, 3 templi e l'arco Felice, grande opera stradale romana. Purtroppo è attualmente impossibile vedere la grotta di Cocceio e anche la grotta della Sibilla. Il sito non dà l'impressione di essere tenuto in maniera impeccabile, ma il biglietto è di soli 4 euro e comprende l'ingresso a vari siti della zona e comunque la vista non delude.
Nel territorio di Cuma, precisamente sul lago Fusaro, si trova il bel casino Vanvitelliano, luogo di delizie dei Borboni.
Continuando a seguire la costa si arriva alla spiaggia di Torregaveta, molto popolare, quindi aggirando Monte di Procida, alta sul promontorio, si arriva alla spiaggia di Miliscola e a Capo Miseno, con il promontorio e il faro. Quindi Bacoli, grosso sobborgo intorno al lago Miseno, dove si può visitare la Piscina Mirabilis, enorme cisterna dell'epoca romana (chiamare prima) e le Cento Camerelle.
Baia è un luogo di delizie dai tempi dei romani, ha addirittura dato il nome ai "golfi ameni". E' stata costruita a terrazzamenti di diverse altezze. Le parti più basse sono ora sommerse e costituiscono il parco archeologico sottomarino, visitabile con immersioni o barche con il fondo trasparente. La parte alta è fa invece parte del parco di Baia. Il castello aragonese, in bellissima posizione, è sede del museo archeologico, che contiene tutti i ritrovamenti della zona.
A Pozzuoli bisogna vedere almeno la solfatara (biglietto 8 euro) ma chiusa dal 2017, l'anfiteatro Flavio, il tempio di Serapide (o Macellum), il rione Terra (l'area archeologica è visitabile con biglietto di 5 euro il sabato e la domenica), il mercato. Il cratere vulcanico di Monte Nuovo è ideale per un picnic, vicino si può dare un'occhiata ai laghi Averno e Lucrino.
Senza dimenticare che per una puntata a Napoli, la ferrovia cumana ci arriva direttamente.
Per una introduzione particolare ai luoghi interessante (e raro) è il documentario "Mirabiles, i custodi del mito".
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