mercoledì 30 luglio 2014

Monte Scalambra


Chiamarla salita è un po' eccessivo, poiché con la strada si arriva quasi alla quota della cima. Si arriva a Serrone (ben indicato dalla prenestina), chi è dotato di taniche se le porti perché è zona di Cesanese.
Dalla prenestina si vede chiaramente il paese e la montagna punteggiata di costruzioni fino in cima.
La strada dal paese è ben indicata. La strada sale incredibilmente fino a 1400 metri, peggiorando via via ma sempre praticabile. Le ultime ville, non finite di costruire, in mezzo a un bosco dove non passa il sole, sono degne di un film dell'orrore. La strada finisce a un monumento di dubbio gusto, sull'anticima. Si parcheggia e si scende verso l'area da pic nic opposta al monumento. Gli unici punti dove si può equivocare sono l'inizio del sentiero e dove bisogna girare per la cima. Contate un quarto d'ora per raggiungere la cima. Se ci mettete di più avete superato il punto. Dopo due tavoli girare a sinistra per la stradina, riconoscibile anche per due gradini artificiali. Non andare verso i tavoli successivi. Il sentiero non è molto evidente, ma più o meno è segnato da rari segni bianchi e rossi, o frequenti cartelli o pannelli esplicativi in legno. Tenersi sempre a pochi metri dalla cresta, nel bosco. Il sentiero prosegue per la cresta, probabilmente si riconduce a quello che proviene da Piglio. Il punto in cui si deve girare per raggiungere la cima è dove c'è un cartello di legno che indica (nella direzione da cui si sta venendo) croce dei popoli 0.7. Sulla cima, che si vede anche dal monumento, ci sono un parapetto di legno e un'antenna alimentata a pannello solare. Il panorama è lo stesso dell'anticima. Se si prosegue per il sentiero di cresta si ha un punto dove il panorama è anche sul lato di Piglio e Arcinazzo.
Il paese dopo aver costruito la strada e permesso le lottizzazioni ha adesso inaugurato un sentiero di trekking che parte dal paese e uno dall'eremo di san michele.

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